mercoledì 24 agosto 2011

Prugne secche contro l'osteoporosi

Le prugne secche hanno parecchie virtù, oltre a quella più conosciuta, cioè il potere lassativo.

Una ricerca della Florida State University di Tallahassee (Stati Uniti), pubblicato dal British Journal of Nutrition, ha approfondito il ruolo già studiato nella prevenzione dell'osteporosi. Nello studio alcune donne in post-menopausa hanno consumato ogni giorno per un anno cento grammi di prugne secche (cioè una diecina). Un gruppo di controllo, invece, ha assunto le stesse dosi di vitamina D e di calcio, oltre a cento grammi di mele secche. Il risultato è stato che le donne che hanno mangiato prugne secche hanno mostrato una densità minerale ossea decisamente superiore.

Grazie al loro contenuto in polifenoli, le prugne secche sono anche nei primi posti della scala ORAC, elaborata dal dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti per misurare il potere antiossidante degli alimenti. Sono inoltre depurative per il fegato.

Quando acquistiamo le prugne secche, evitiamo se possibile quelle che contengono solfiti (in sigla E220, E221 ecc.) e preferiamo il prodotto biologico.

Queste e altre notizie sulle prugne (sia fresche che secche) le trovate su "101 alimenti buoni che si prendono cura di noi".

mercoledì 17 agosto 2011

101 alimenti buoni e lo sport

I buoni alimenti che si prendono cura di noi hanno anche tante virtù per gli sportivi.
Eccvo alcuni esempi!

Lo sapevate che...

  • albicocche e banane contengono abbondanti dosi di potassio e sono quindi utili per reintegrare le perdite che avvengono con il sudore durante l’allenamento

  • il cocomero è un vero e proprio “energy drink”, migliore e più sano di tanti integratori sportivi che promettono prestazioni miracolose 
     
  • il miele ha un’azione biostimolante: sciolto in acqua o in succo di frutta diluito fornisce un’ottima bevanda per una gita in bicicletta o per un’escursione in montagna

  • il succo di ciliegia ed i mirtilli alleviano i dolori dei muscoli affaticati dall’allenamento, probabilmente grazie all’azione antiossidante degli antociani

  • anche lo zenzero è utile per combattere i dolori muscolari

  • i fichi secchi e l’uva passa sono alimenti naturali che possono sostituire le più costose barrette energetiche usate dagli sportivi

mercoledì 10 agosto 2011

101 buoni alimenti che si prendono cura di noi


In uscita il 25 agosto 2011 in tutte le librerie.


La salute a portata di piatto? Ebbene sì. Selezionare con cura i nostri alimenti ci aiuta a mantenerci in forma e a prevenire tante malattie. Ma come possiamo scegliere i prodotti giusti? E dove è possibile acquistarli? In realtà i cibi sani si trovano in qualsiasi mercato o supermercato: basta conoscerli ed essere informati sulle loro proprietà.

In questo volume Pier Francesco Lisi ci indica ben 101 alimenti che aiutano a rispettare e proteggere il nostro corpo. Dagli agrumi che hanno tanta vitamina C alla frutta secca utile per il nostro cervello e per le arterie; dal vino biologico che non fa venire il mal di testa allo zenzero, prezioso alleato contro l’emicrania. I prodotti scelti fanno parte della migliore tradizione gastronomica italiana e per ognuno, oltre agli aspetti benefici, sono fornite indicazioni per l’acquisto, la conservazione e il consumo.

A conclusione del libro troverete inoltre ben 30 gustose ricette, per preparare dei piatti che al tempo stesso accontentino salute e gola!


Tra i 101 alimenti buoni:

  • L’arancia, bionda o rossa è sempre un piacere
  • La fragola disintossica in vista dell’estate
  • Il cocomero, un integratore naturale per l’estate
  • La melanzana, dall’India alla parmigiana
  • Il melone, un cocktail profumato di virtù antiossidanti
  • Il prezzemolo, in ogni piatto per farci star bene
  • Lo zenzero, un amico esotico contro il mal di testa
  • Il cioccolato è buono e fa anche bene
  • La pasta, chi ha detto che ingrassa?
  • Lo yogurt, una buona abitudine quotidiana
  • I cereali minori, buoni anche per i celiaci
  • Il carciofo, un buon amico per il fegato
  • I frutti di bosco, tanti, buoni e dalle molte virtù
  • Sardine e alici per il benessere delle arterie
  • La trippa è light, ma non troppo 

 Pier Francesco Lisi
101 buoni alimenti che si prendono cura di noi
Newton Compton Editori
Pagine 224
Euro 9,90
ISBN 978-88-541-3105-7
Collana 101 - Numero 100

    La cura dell'uva, un pieno di salute



    La cura dell’uva è un periodo di dieta in cui si mangia solo (o quasi) uva.

    In che cosa consiste? L’ampeloterapia (così si chiama  la cura dell’uva) prevede di mangiare solo uva durante il corso dell’intera giornata. La vera e propria ampeloterapia prevede un periodo di almeno 7-10 giorni. In questo caso, però, si tratta di una cosa seria e quindi vi consiglio di rivolgervi sempre a un medico naturopata o esperto di medicina naturale. Al contrario, potete tranquillamente mangiare solo uva per due o tre giorni senza particolari problemi, magari ripetendo la “mini-cura” dopo 10-15 giorni.

    Due consigli pratici.
    Primo: scegliete sempre uva ben matura.
    Secondo: lavate con molta cura l’uva, soprattutto se non avete potuto comprare uva da agricoltura biologica, cioè non trattata con pesticidi chimici.

    Per quale motivo vi consiglio la cura dell’uva? Perché l’uva contiene elevate quantità di acqua, fibre solubili, zuccheri, vitamine e minerali, soprattutto potassio. È energetica e nutriente ma al tempo stesso digeribile e depurativa.
    Contiene poi una miriade di sostanze che sono alla base anche della complessità biochimica del vino. I fitonutrienti dell’uva e del vino sono infatti tra i più studiati per i loro effetti sulla salute dell’uomo.

    Dopo qualche stravizio delle ferie estive e prima di affrontare l’inverno, facciamo quindi una bella scorta di uva. Cerchiamo di trovare anche le antiche varietà tradizionali, come il Pizzutello o il Lattuario. Se ne avete la possibilità, potete anche mangiare qualche grappolo di uva da vino, come il Trebbiano o il Sangiovese: i chicchi sono di solito più piccoli e più succosi e le sfumature di sapore sono davvero tantissime.

    lunedì 1 agosto 2011

    Il cocomero: cinque buoni motivi per mangiarlo



    Rosso dentro e verde fuori, grosso e panciuto, il cocomero è uno dei simboli dell’estate. È buono, fa allegria, piace praticamente a tutti. Però, non dimentichiamo che il cocomero fa anche bene!
    Ecco 5 buoni motivi per mangiare il cocomero e prendersi cura della nostra salute:

    1. il cocomero è utilissimo per reintegrare le perdite di acqua che il nostro organismo subisce d’estate con il caldo e il sudore. Contiene infatti il 92% di acqua.
    2. è un vero e proprio “integratore naturale”, oltre tutto a basso costo. Insieme all’acqua, contiene sali minerali, zuccheri, vitamine e molto potassio. Dopo un giro in bicicletta o un’escursione in montagna, il cocomero vale quanto le rinomate (e costose) “bevande energetiche” che promettono miracoli!
    3. grazie al suo contenuto d’acqua, il cocomero aiuta il lavoro dei reni ed è un ottimo depurativo, una virtù apprezzata già dagli arabi.
    4. il cocomero è ricco di licopene, il carotenoide abbondante anche nel pomodoro. Si tratta di un antiossidante per eccellenza: protegge dalle malattie cardiovascolari, diminuendo il colesterolo, e da vari tipi di cancro, in particolare dell'apparato digerente.
    5. last but not least: il cocomero è in grado di risvegliare l’eros maschile. Secondo uno studio della Texas A&M University, l’effetto sarebbe dovuto a un aminoacido, la citrullina, che combatte anche l’ipertensione. Quattro o cinque fette di cocomero, insomma, sono meglio delle varie pilloline azzurre!

    Una curiosità “politica” sul cocomero. Alcuni anni fa il divo Giulio Andreotti, per rinfacciare la loro origine di sinistra, disse che il partito dei verdi era come i cocomeri: verdi di fuori e rossi di dentro!