Le prugne secche hanno parecchie virtù, oltre a quella più conosciuta, cioè il potere lassativo.
Una ricerca della Florida State University di Tallahassee (Stati Uniti), pubblicato dal British Journal of Nutrition, ha approfondito il ruolo già studiato nella prevenzione dell'osteporosi. Nello studio alcune donne in post-menopausa hanno consumato ogni giorno per un anno cento grammi di prugne secche (cioè una diecina). Un gruppo di controllo, invece, ha assunto le stesse dosi di vitamina D e di calcio, oltre a cento grammi di mele secche. Il risultato è stato che le donne che hanno mangiato prugne secche hanno mostrato una densità minerale ossea decisamente superiore.
Grazie al loro contenuto in polifenoli, le prugne secche sono anche nei primi posti della scala ORAC, elaborata dal dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti per misurare il potere antiossidante degli alimenti. Sono inoltre depurative per il fegato.
Quando acquistiamo le prugne secche, evitiamo se possibile quelle che contengono solfiti (in sigla E220, E221 ecc.) e preferiamo il prodotto biologico.
Queste e altre notizie sulle prugne (sia fresche che secche) le trovate su "101 alimenti buoni che si prendono cura di noi".
Nessun commento:
Posta un commento